LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA
Oltre ai sintomi causati dalla malattia come stanchezza, astenia, febbre, bisogna tenere in considerazione l’impatto notevole delle terapie che sono lunghe, intensive, invalidanti, con ricoveri continuativi anche di diversi mesi. Tutto questo ha ripercussioni inevitabili sul posto di lavoro ed il paziente deve tutelarsi da possibili licenziamenti con lo strumento dell’invalidità civile, chiesto sulla base della diagnosi di tumore scritta dal medico.
L’invalidità civile dichiara, infatti, che il malato oncologico che non sia in grado di assolvere alle proprie mansioni a causa della malattia e delle sue conseguenze, ha diritto di assentarsi per il periodo necessario per le cure e terapie fino alla guarigione conservando il posto di lavoro.
La leucemia mieloide acuta, inoltre, è una patologia riconosciuta fra quella tabellate dell'INAIL in Lista I, Gruppo 6 (Tumori Professionali), Codice identificativo I. 6.04 e dà diritto alla rendita INAIL ed ai benefici previdenziali e pensionistici di cui alla Legge 257/1992.
A parte i momenti delicati dei trattamenti, dove per scongiurare infezioni i pazienti devono essere isolati ed evitare luoghi affollati, possono condurre una vita quasi normale.
Per il benessere psicologico del paziente, quando le condizioni di salute lo consentono, può anzi essere incentivante per lui lavorare, avendo il diritto di chiedere al datore di lavoro di svolgere le proprie mansioni tramite telelavoro e smart working, da casa o da altro luogo diverso dalla sede di lavoro.
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Video LMCome “L'aver avuto una diagnosi di Leucemia Mieloide Acuta quale impatto lavorativo ha e come impatta sull’attività lavorativa del paziente?”
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