LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA
» Due semplici domande: “Chi sei?” e “Cosa farai?”. Sono quelle che gli organizzatori del World Cancer Day (WCD) chiedono oggi 4 febbraio alle persone di tutto il mondo - individui, famiglie, aziende, figure professionali - per invitare ciascuno a prendere un impegno personale e a compiere azioni concrete per la prevenzione del cancro e per migliorare l’accesso alle cure in tutto il mondo.
Ogni 4 febbraio, infatti, si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro, lanciata dalla Union for International Cancer Control (UICC), e quest’anno prende il via la nuova campagna triennale “I Am and I Will”: Io sono e io farò. Lo scorso anno infatti si è chiuso il triennio dedicato al tema “Noi possiamo. Io posso”.
Il cancro è, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale per la sanità, la seconda causa di morte al mondo, con circa una morte su sei attribuibile a un tumore. Il 70 per cento di queste morti si verifica nei paesi a medio e basso reddito a causa delle difficoltà di accedere ai servizi di screening e di trattamento.
Nel nostro paese, secondo i dati relativi al 2018 diffusi da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), Fondazione AIOM e PASSI (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia), ogni giorno sono diagnosticati più di mille nuovi casi, circa 373.300 ogni anno. Da questi dati tuttavia, spiega il rapporto, sono esclusi i tumori della pelle, quindi il numero effettivo sarebbe in realtà più alto. I decessi dovuti a tumori maligni sono stati, invece, quasi 177.301 solo nel 2014. Eppure non ci sono solo cattive notizie, poiché è anche vero che negli ultimi anni sono migliorati i tassi di guarigione: il 63 per cento delle donne e il 54 per cento degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.
Troppo spesso, quando si parla di tumori, si preferisce pensare che sia un problema che riguardi qualcun altro, eppure tutti questi numeri dicono proprio il contrario e la campagna “I am and I will” ha come scopo quello di ricordare a tutti che ognuno può fare qualcosa. E invitare a farlo.
Policy makers, governi e organizzazioni internazionali e nazionali devono lavorare per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure e ai servizi tra paesi, tra regioni, ma anche all’interno delle stesse nazioni. Aziende e comunità impegnarsi a portare consapevolezza, fornire informazioni e servizi di screening ai dipendenti o invitare a seguire comportamenti sani, per esempio seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell’offerta delle mense aziendali o promuovendo giornate dedicate allo sport e all’attività fisica.
Proprio questi ultimi, seguire un'alimentazione sana e fare attività fisica, insieme smettere di fumare e ridurre il consumo di alcolici sono, invece, gli impegni che ciascuno di noi può e deve prendere. Non soltanto oggi o nel prossimo triennio, ma per tutta la vita, adottando uno stile di vita più sano.
I dati dell’OMS, infatti, sottolineano come un terzo delle morti dovute al cancro sono causate da uno dei cinque fattori di rischio principali legati al comportamento: eccesso di peso corporeo, un consumo di frutta e verdura troppo limitato, mancanza di attività fisica, fumo e consumo di alcol. Il tabacco è il fattore di rischio più importante, responsabile da solo di circa il 22 per cento delle morti riconducibili a tumore. Ora è il momento di agire, prendersi cura di sé stessi e degli altri. E tu, cosa farai?
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World Cancer Day. About World Cancer Day (Ultimo accesso 31 Gennaio 2019).
World Health Organization (WHO). Cancer, 12 Settembre 2018.
Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). I numeri del cancro in Italia 2018 (Ultimo accesso 31 Gennaio 2019).