Ci sono analisi strumentali per monitorare l’andamento della CLL?

Per diagnosticarla solitamente si inizia dall'emocromo completo, che consente di valutare la presenza in eccesso dei linfociti, e, se i risultati sono compatibili con la leucemia, si approfondisce la situazione con ulteriori esami.
Il decorso è variabile da persona a persona, la maggior parte dei casi ha un decorso indolente che non richiede trattamento e, in caso di necessità, risponde molto bene alla terapia. Nei pazienti con Leucemia Linfatica Cronica asintomatica non viene messa in atto una terapia farmacologica, ma il cosiddetto approccio watch and wait, caratterizzato da attento monitoraggio clinico e della conta dei leucociti, finché la malattia non diviene sintomatica o progredisce rapidamente. Solo in questo caso si procede all’inizio di una terapia farmacologica.

Una volta diagnostica la Leucemia Linfatica Cronica quali sono le analisi strumentali e i parametri che il paziente deve tenere sotto controllo col tempo?

Tra questi in primis ci sono i valori ematici, cioè il controllo degli esami del sangue, poi seguono indagini di secondo livello, come ecografie e tac, per verificare se le linfo ghiandole od altri organi come fegato e milza siano aumentati di dimensioni, a causa dell’incremento della localizzazione dei globuli bianchi.

La frequenza dei controlli è variabile in base allo stadio della malattia, se è agli esordi è bene ripetere esami del sangue ogni tre mesi o anche mensilmente. Se la malattia è stabile da anni gli esami possono essere fatti ogni 6/12 mesi.

I parametri analizzati principalmente nell’emocromo sono l’analisi dei globuli bianchi, l’emoglobina e le piastrine, perchè può verificarsi una riduzione dell’emoglobina e delle piastrine, a causa delle cellule ammalate che riducono lo spazio alla produzione di cellule sane del sangue.
Ulteriori indagini che vengono eseguite sono il monitoraggio della funzionalità renale ed epatica, delle proteine e dell’LDH per valutare se la Leucemia Linfatica Cronica sta progredendo nel tempo, andando ad alterare la funzionalità degli organi.