Esiste una stretta relazione tra psoriasi e stress, ma fortunatamente i pazienti dispongono di molte strategie per controllare quest’ultimo. Ricordiamo infatti che ansia, insonnia e persino depressione possono essere conseguenze importanti della patologia: questa impone infatti cambiamenti nelle abitudini quotidiane, impatta sul sonno e può causare preoccupazioni costanti legate alla sua natura cronica. Senza dimenticare, infine, che la psoriasi ha un impatto fortissimo sull’immagine corporea dei pazienti a causa delle lesioni sulla pelle.
Che fare dunque per ritrovare la serenità? Partiamo col dire che l’obiettivo non deve essere quello di evitare lo stress, che di fatto è parte integrante delle nostre vite, ma piuttosto quello di gestirlo al meglio: lo stress di per sé può essere una risorsa utile a migliorarci e a darci una “spinta” ad agire. È fondamentale quindi renderlo sopportabile e impedirgli di danneggiare la nostra serenità e il nostro corpo.
Un primo consiglio è quello di partire dalla consapevolezza della malattia: è importante cioè che il paziente giochi un ruolo attivo nel suo percorso clinico. Occorre infatti “conoscere il nemico” discutendo con il medico circa le possibilità terapeutiche. Del resto essere consapevoli del fatto che le innovazioni farmacologiche sono oggi sempre più efficaci è già un modo per non lasciarsi abbattere.
Un altro aiuto viene dall’attività fisica. Fare sport consente un rilascio di endorfine che contrastano lo stress e durante la bella stagione ha un impatto positivo sulla malattia: esporsi al sole, pur con le dovute cautele, è benefico per le lesioni. Inoltre muovendoci controlliamo obesità e fattori di rischio cardiovascolari, importanti da monitorare quando si è affetti da psoriasi. Ultimo ma non certo per importanza è il controllo delle emozioni negative: è importante metterci all’ascolto delle nostre paure e accettarle, se non vogliamo farci sopraffare dallo stress.
A questo scopo esistono molti strumenti pratici: ad esempio è dimostrato che dedicarci alla meditazione o alle pratiche di mindfulness almeno mezz’ora al giorno è di enorme aiuto. Discorso analogo per le sedute di training autogeno, lo yoga e gli esercizi di respirazione: tutte buone pratiche utili anche a ritrovare un buon rapporto con il proprio corpo e quindi a recuperare l’autostima.
Infine, c’è la psicoterapia. Lo stress in alcuni casi può portare a veri e propri disturbi ansiosi e depressivi: in questi e molti altri casi chiedere aiuto a un professionista può essere indispensabile. Non c’è da vergognarsene: anche la mente ha bisogno di cure quando la pelle è provata da una malattia come la psoriasi.
A questo scopo si può valutare una psicoterapia individuale oppure di gruppo. Oggi diversi centri specializzati nella diagnosi e terapia della psoriasi propongono ai loro pazienti veri e propri programmi di affiancamento psicologico a loro specificamente dedicati. Soprattutto quelli di tipo cognitivo-comportamentale fanno spesso uso di strategie pratiche per superare lo stress da psoriasi: ad esempio propongono attività individuali di gruppo utili ad accrescere le capacità relazionali e personali con lo scopo di contrastare l’isolamento.