La psoriasi si può prevenire? Non esistono specifiche indicazioni per prevenire la psoriasi, tuttavia conoscerne le cause ci può aiutare a mettere in atto comportamenti per ridurre il rischio di svilupparla e per controllarne l'evoluzione qualora abbiamo già ricevuto una diagnosi.
A oggi non è nota una causa specifica della psoriasi, nonostante la ricerca negli anni abbia fatto molti passi in avanti nella comprensione di questa malattia. Gli studiosi oggi si concentrano sul sistema immunitario e sul suo ruolo nello scatenare la malattia: l'obiettivo è quello di individuare sempre nuove terapie efficaci.
Di certo sappiamo che la psoriasi è una malattia infiammatoria immunomediata: in coloro affetti da questo tipo di patologie il sistema immunitario attacca, per un motivo non noto, parti del corpo sane. Ciò succede nella psoriasi e in molte altre malattie autoinfiammatorie e autoimmuni. Questo spiega come mai le persone affette da psoriasi hanno un maggior rischio di ammalarsi anche di artrite psoriasica, di malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa), diabete di tipo 1, sclerosi multipla e dermatite atopica.
Nella psoriasi si riscontra inoltre una riproduzione accelerata delle cellule della pelle: queste infatti si riproducono ogni 3-6 giorni invece che ogni 28, come capita nei pazienti sani, causandone un accumulo sopra e sotto la superficie. Ciò dà luogo alla formazione di lesioni e chiazze squamose.
Non è noto uno specifico gene alterato all'origine della patologia, tuttavia è certo che anche la genetica ha un ruolo centrale nel determinare la psoriasi: sappiamo infatti che un bambino con un genitore affetto ha un 10 per cento di probabilità di svilupparla mentre le possibilità salgono al 50 per cento con entrambi i genitori colpiti.
Alcuni fattori ambientali potrebbero favorirla. Controllarli, laddove possibile, potrebbe essere utile, almeno in parte, a prevenire l'insorgenza