Con il termine psoriasi inversa ci si riferisce a una delle diverse forme di psoriasi. Meno diffusa di altre, come la psoriasi a placche, questa tipologia è caratterizzata da lesioni di un colore rosso acceso, prive di squame e non in rilievo. Queste manifestazioni interessano le pieghe della pelle e si presentano quindi alle ascelle, all’inguine, tra i glutei e, nelle donne, sotto il seno. La formazione di queste lesioni è legata al trauma conseguente la frizione tra due aree di pelle.
Come per le altre forme di psoriasi, non è nota una specifica causa. Sicuramente sono coinvolti fattori genetici di base che si mescolano ad alcuni stimoli ambientali. Ad esempio è noto che la psoriasi inversa si attiva frequentemente dopo alcune infezioni batteriche, in presenza di stress psicofisico o di allergie, dopo l’uso di alcuni farmaci ma anche – e soprattutto – come conseguenza di alcuni traumi che colpiscono la pelle.
In particolare, è stato dimostrato che laddove la pelle di soggetti sensibilizzati viene traumatizzata con bruciature, ferite o anche solo scottature solari è più facile la comparsa di una lesione psoriasica: è il fenomeno di Koebner, ben noto ai pazienti.
Un fattore di rischio specifico della psoriasi inversa è invece il peso in eccesso. Più in generale sovrappeso e obesità costituiscono un rischio per tutti i pazienti psoriasici: l’adipe, in particolare a livello addominale, è infatti in grado di produrre sostanze proinfiammatorie che possono peggiorare il decorso di una malattia cronica come questa.
Nello specifico però avere chili di troppo è deleterio per chi soffre di psoriasi inversa dal momento che chi è sovrappeso ha più pieghe cutanee nelle quali questa condizione si manifesta. Inoltre questi soggetti tendono ad avere una sudorazione maggiore che tra le pieghe adipose può peggiorare l’andamento delle lesioni.
Come per tutte le forme di psoriasi, anche per la psoriasi inversa non mancano possibili complicanze. Le lesioni, specie se pruriginose, possono andare incontro a irritazioni, in particolare in presenza di sudore.
Si possono verificare così tagli e sovrainfezioni batteriche e fungine. Inoltre la pelle sottoposta a infiammazione può ispessirsi proprio in prossimità delle lesioni, diventare secca e quindi ancora più fragile.
Non dimentichiamo infine i risvolti psicologici: la psoriasi è una patologia che, se non trattata, può portare a vissuti di disagio sociale, ansia, depressione e a ripercussioni sulla vita di coppia e sessuale. Proprio la psoriasi inversa, colpendo spesso le zone intime come l’inguine o il seno, può spingere i soggetti ad allontanarsi dall’intimità di coppia e dalla sessualità con conseguenze ancora più serie.
Ecco perché questa condizione va trattata seriamente, seguendo le indicazioni di centri specializzati nella diagnosi e terapia della psoriasi.
I trattamenti della psoriasi inversa sono sostanzialmente gli stessi proposti per le altre forme, ovvero:
A oggi nel loro complesso queste terapie danno ottimi risultati, a patto che il paziente sia monitorato nel tempo da dermatologi esperti in questa patologia. Certamente anche il paziente può fare molto, partendo dagli stili di vita. Prima di tutto occorre perdere i chili in eccesso, per i motivi già illustrati, e curare alimentazione e attività fisica: oltre a contribuire al peso forma, mangiare bene e fare sport sono utili a controllare lo stato infiammatorio sistemico.
Il medico ci può dare inoltre consigli sulle tipologie di detergenti da usare e sulle buone abitudini da seguire: ad esempio ci consiglierà di non usare capi di abbigliamento sintetici e di provare alcune pomate lenitive che, insieme ai trattamenti, possono contribuire a controllare le lesioni e a ridurre il prurito, qualora presente.