Cos'è e come si cura la psoriasi palmo plantare

La psoriasi può colpire i piedi e, in particolare, la regione plantare. Questa forma, che spesso riguarda anche i palmi delle mani, ha un impatto notevole sulla qualità di vita dei pazienti: le fessurazioni e le ragadi che si formano sui piedi possono causare dolore, difficoltà nella deambulazione e nello svolgimento delle attività quotidiane e di quelle sportive. Più nel dettaglio esistono due forme di psoriasi che colpiscono i piedi: la più comune è la psoriasi palmo-plantare mentre la psoriasi pustolosa palmo-plantare, più seria, è fortunatamente più rara.

La psoriasi palmoplantare

La psoriasi palmo-plantare può essere unica manifestazione psoriasica oppure essere associata a una psoriasi a placche, caratterizzata quindi da manifestazioni anche oltre i piedi e le mani. Questa condizione colpisce allo stesso modo maschi e femmine ma è più frequente dopo i quarant’anni. Come per tutte le forme di psoriasi, la causa della psoriasi palmo-plantare è multifattoriale: colpisce soggetti geneticamente predisposti ed è caratterizzata da fasi di attività e di remissione. Lo stress psicofisico è dimostrato avere un ruolo importante in termini di riattivazione di malattia.

Questa patologia si presenta con chiazze desquamanti e rosse, con ragadi dolorose presenti su entrambe le piante dei piedi e con la formazione di aree di ipercheratosi specialmente attorno al calcagno. Quest’ultima manifestazione rappresenta un disturbo causato da un aumento eccessivo dei cheratinociti, cioè le cellule che costituiscono la parte più superficiale della pelle. Ciò provoca un indurimento della superficie plantare del piede con notevoli difficoltà a camminare. Provocano fastidi alla deambulazione anche le frequenti vescicole che si formano in prossimità delle lesioni. Altro segno distintivo sono poi i danni alle unghie dei piedi, che diventano friabili e giallastre.

La psoriasi pustolosa palmo-plantare

La psoriasi pustolosa palmo-plantare è invece più tipica dei pazienti fumatori o ex fumatori e può insorgere già dai vent’anni in su. In questa condizione si nota la presenza a livello plantare, oltre a chiazze e ragadi, di piccole pustole circondate da eritemi che causano bruciore e prurito intensi. Anche in questo caso il paziente può andare incontro a deformazioni delle unghie a progressiva difficoltà nella deambulazione. Entrambe le condizioni non sono semplici da diagnosticare in quanto possono essere confuse con altre patologie dermatologiche e allergiche. Peraltro le allergie sono spesso concomitanti alla psoriasi palmo-plantare e alla psoriasi pustolosa palmo-plantare.

Terapie locali e sistemiche

Le forme più lievi possono essere trattate con applicazione di terapie topiche emollienti e di tipo antinfiammatorio con lo scopo di contenere le lesioni ma anche con pomate a base di vitamina D. Nelle forme più gravi è possibile fare uso della fototerapia e di farmaci sistemici su indicazione dermatologica. Possono essere sempre utili bagni tiepidi affiancati da alcune creme contenenti specifici principi attivi naturali suggeriti dal medico. Una buona raccomandazione è poi quella di scegliere prodotti detergenti adeguati, senza profumazioni e coloranti, ricordando che è fondamentale asciugare bene i piedi dopo essersi lavati così da prevenire un ristagno di umidità che potrebbe essere sfavorevole nel processo di guarigione.