La psoriasi e l’artrite psoriasica sono malattie autoinfiammatorie che colpiscono la pelle, nel primo caso, e le articolazioni, nel secondo. L’artrite psoriasica è considerata una complicanza tra le più diffuse della psoriasi. Le due condizioni hanno un peso importante, nella società e nella vita quotidiana di chi ne è affetto.
La diffusione di queste patologie è numericamente tutt’altro che irrilevante: la prevalenza della psoriasi nella popolazione generale è stimata attorno al 2-3 per cento mentre l’artrite psoriasica tende a colpire fino al 30 per cento circa dei pazienti con psoriasi, pertanto si presuppone che abbia una prevalenza variabile tra lo 0,3 e l’1 per cento. La psoriasi può colpire tutte le età, ma il 75 per cento dei casi compare prima dei quarant’anni e non è infrequente un esordio giovanile. Anche l’artrite psoriasica colpisce entro i quarant’anni, generalmente non prima dei trenta. Entrambe le patologie tendono a interessare in egual misura maschi e femmine.
Le due condizioni patologiche oggi possono essere controllate molto bene dai farmaci a disposizione e dalle terapie non farmacologiche, tuttavia se non trattate possono condurre a conseguenze serie. La psoriasi può favorire infezioni cutanee e altre patologie della pelle, e può inoltre avere un impatto psicologico e relazionale pesantissimo senza contare la perdita di produttività lavorativa e l’impatto sociale e familiare che ciò porta con sé. L’artrite psoriasica non trattata può condurre a deformazioni articolari e dolore, causa di invalidità, con un impatto sulle attività personali e professionali e sull’autonomia.
Per queste ragioni le due patologie vanno diagnosticate il prima possibile così da iniziare una terapia adeguata e un costante follow up presso strutture specializzate: è l’unico modo per evitare le conseguenze più gravi. Prima della diagnosi precoce ci sono gli screening. C’è però un “ma”: nella psoriasi e nell’artrite psoriasica non ci sono specifici percorsi come per altre malattie. In alcune patologie, come è noto, esistono programmi di screening individuati dal Ministero della salute che sono consigliati e gratuiti per alcune popolazioni a rischio: pensiamo alla ricerca del sangue occulto offerta ai soggetti più anziani per la prevenzione del tumore del colon-retto oppure alle mammografie nella prevenzione del tumore al seno. Per psoriasi e artrite psoriasica esistono soltanto alcune campagne promosse da varie istituzioni con lo scopo di favorire la conoscenza delle due patologie e finalizzate a invitare la popolazione tutta, con un particolare focus sui soggetti più a rischio, a sottoporsi a visite gratuite.
È vero infatti che esistono persone che sembrano essere più a rischio di sviluppare la psoriasi e, tra queste, anche l’artrite psoriasica. Per la psoriasi esiste, da un lato, una predisposizione genetica, tuttavia non essendo ancora stata del tutto chiarita non è possibile a oggi identificare i soggetti a rischio in base ai loro geni. Al contrario, è possibile individuare alcune categorie di persone che per condizioni fisiche o abitudini sono certamente più predisposte alla psoriasi e che quindi potrebbero sottoporsi a screening. Tra queste troviamo:
Tra i pazienti psoriasici, alcuni sono a rischio aumentato di sviluppare anche l’artrite psoriasica. Anche per questa malattia esiste una predisposizione innata, che tuttavia non ci consente ancora di effettuare screening genetici mirati. Sono invece fattori di rischio noti gli stessi della psoriasi: obesità (che può peggiorare la sintomatologia a carico delle articolazioni anche a causa del peso che queste devono sopportare), stress, fumo e alcol. Accanto a questi fattori sono a rischio anche gli psoriasici caratterizzati da:
In tutti questi soggetti, come detto, uno screening per la psoriasi e per l’artrite psoriasica sarebbe quindi particolarmente raccomandato. Ad esempio per la psoriasi l’associazione pazienti APIAFCO promuove il progetto Psoriasi? Affrontiamola insieme, che offre visite di screening gratuite con medici specialisti presso centri ospedalieri autorizzati, mirando a una diagnosi tempestiva della patologia. Ma anche diverse aziende farmaceutiche, istituzioni e ospedali promuovono iniziative di questo tipo, rivolte a tutti i cittadini ma in prima battuta utili a chi ha fattori di rischio. Una breve ricerca online permetterà di trovare date e luoghi dove sottoporti a una visita gratuita.
Per quanto riguarda l’artrite psoriasica, lo screening è contestuale al percorso di cura e follow up di tutti i pazienti con psoriasi. Il dermatologo infatti è addestrato a riconoscerne i sintomi iniziali, come la dattilite, che lo spingeranno a inviarlo alla valutazione reumatologica. Oltre all’esame obiettivo, alcuni strumenti sono utili a identificare rischio o sintomi iniziale di un’artrite psoriasica nei soggetti con psoriasi. Tra questi c’è il PEST (Psoriasis Epidemiology Screening Tool), questionario per i pazienti con psoriasi pensato per individuare precocemente sintomi riconducibili all’artrite psoriasica. Il questionario è costituito da 5 domande che valutano l’eventuale disagio legato ad articolazioni gonfie o dolenti e la presenza di possibili alterazioni ungueali. Un punteggio totale uguale o superiore a 3 indica il rischio di aver sviluppato un’artrite psoriasica. Proprio allo scopo di identificare i segni premonitori di interessamento articolare nei pazienti con psoriasi è stato pubblicato uno studio italiano che presente l’utilità di un altro questionario, il DCS (Dermatologist-Centred Screening). Come illustrano gli autori, anche questo strumento si è rivelato essere una preziosa strategia di screening per identificare un numero significativo di pazienti con artrite psoriasica assiale nel contesto di soggetti affetti da psoriasi.