Recenti dati indicano che i soggetti affetti da psoriasi sono meno propensi a svolgere attività fisica per ragioni sia di carattere fisico (fastidio e dolore), sia di natura psicologica (stati depressivi correlati alla patologia).
Poiché l’attività fisica genera benefici effetti sui livelli d’infiammazione sistemica e contribuisce a prevenire le complicanze cardiovascolari è, invece, di fondamentale importanza cercare di “scuotersi” e darsi da fare.
La strategia migliore per avvicinarsi all’attività fisica il più piacevolmente possibile è data da un approccio graduale, con un programma di allenamento organizzato in più fasi distribuite in un arco di tempo relativamente lungo, necessario per creare un adattamento fisico, motorio e psicologico favorevole e stabile nel tempo.
Il suggerimento è dunque quello di seguire un programma di allenamento di facile approccio che non produca, o limiti al minimo, gli eventuali effetti sfavorevoli (attività troppo aggressive o eccessivamente complesse, in cui e difficile raggiungere risultati immediati).
Tanto più si è fuori allenamento maggiore è il tempo necessario per creare quegli adattamenti favorevoli all’esercizio in grado di ottimizzare i risultati prodotti.
Camminare è un esercizio tra i più indicati in questi in casi. Trattandosi di un’attività aerobica, induce infatti adattamenti cardiocircolatori, respiratori e metabolici; coinvolge tutti i gruppi muscolari e, pertanto, è in grado di aumentare il tono muscolare e di produrre effetti positivi anche sull’apparato osteoarticolare, migliorando l’efficienza del sistema muscolo-scheletrico in generale.
Infatti la pratica di un esercizio effettuato in opposizione alla forza di gravità (come, appunto, camminare) produce stimoli meccanici sufficienti ad aumentare la massa ossea, diventando anche un valido strumento di prevenzione e di terapia dell’osteoporosi.
Sono sufficienti 5-10 minuti ripetuti più volte al giorno per produrre un discreto miglioramento nel livello di efficienza fisica ma affinché la passeggiata si trasformi in un allenamento vero e proprio è necessario eseguire il movimento nella maniera più corretta possibile, con un giusto appoggio del piede, una buona respirazione e muovendo gli arti superiori con le braccia tenute in posizione rilassata.
In ogni caso perché si generino gli effetti “allenanti” è necessario camminare con regolarità, a un’intensità adeguata (passo sostenuto) e per un tempo sufficiente.
Ecco alcuni semplici consigli:
Dott.ssa Stefania Mengoni, Scientific Editor