Essere affetti da artrite psoriasica, specie quando non adeguatamente trattata, può incrementare il rischio di disturbi dell’umore, ansia e depressione. Le ragioni sono diverse, ma principalmente vanno ricercate in due fattori. Da un lato convivere con una patologia cronica è fonte di disagio per molti soggetti, specie nei primi periodi dopo la diagnosi quando la paura e le incertezze sul futuro possono essere molto presenti.
Ricordiamo peraltro che l’artrite psoriasica può causare dolore, difficoltà pratiche nella vita quotidiana, disagio, talvolta persino imbarazzo: soprattutto quando la malattia non è correttamente controllata da un’adeguata terapia, il rischio è che i disturbi articolari possano compromettere la qualità di vita aprendo la strada alla depressione. Lo stress ha infatti un peso importante nel compromettere il tono dell’umore. Non dimentichiamo che la sintomatologia, in alcuni pazienti, può imporre cambiamenti alla vita quotidiana con una riduzione della capacità di lavorare, svolgere attività quotidiane e mantenere una buona vita di relazione. Se poi all’artrite psoriasica sono associate manifestazioni cutanee, anch’esse non adeguatamente trattate, l’imbarazzo prodotto dalle lesioni potrebbe esacerbare la condizione.
Esistono però anche legami più diretti tra artrite psoriasica e depressione. Uno riguarda la qualità del sonno: un paziente non ben controllato può avere dolori e fastidi articolari notturni che rendono il sonno scarsamente riposante. Da un lato il paziente può fare fatica ad addormentarsi, si può svegliare più volte durante il sonno o troppo presto la mattina oppure può sperimentare un sonno molto leggero. Tutto ciò, come da tempo dimostrato, può avere ricadute psichiche: una scarsa qualità del sonno notturno è biochimicamente connessa all’insorgenza di stati depressivi.
Non è tutto: i pazienti con artrite psoriasica, così come quelli affetti da altre malattie infiammatore croniche, mostrano livelli elevati di citochine pro-infiammatorie nel sangue. Queste sostanze oltre a produrre i danni ai tessuti – nel caso dell’artrite psoriasica, alle articolazioni – sono dimostrate essere responsabili di un aumento delle condizioni depressive: alterano infatti i livelli di alcune sostanze chimiche fondamentali per la salute psichica e del sistema nervoso tra cui la serotonina, la dopamina e la noradrenalina
Tutto ciò impone ovviamente un controllo ottimale della malattia articolare, così da prevenire stati depressivi. È però anche fondamentale che il paziente impari a gestire le proprie emozioni, lo stress e il disagio che la patologia può provocare. Prima di tutto è importante che conosca bene la malattia e le sue manifestazioni: la consapevolezza della malattia gli consente di sentire di avere il controllo del proprio corpo e di trovare le risorse psicologhe necessarie ad affrontare meglio dolore, rigidità articolare e riduzione delle performance. Così è possibile inoltre ridurre il carico di ansia, che in alcuni casi può essa stessa facilitare l’insorgenza di una vera e propria sindrome depressiva.