Non una malattia, ma due. Nel mio percorso di paziente con malattia infiammatoria cronica intestinale c'è infatti stato un tempo in cui tutti i miei sintomi rispecchiavano le caratteristiche della colite ulcerosa. Poi però, nel giro di due anni, la diagnosi era cambiata: non più colite ulcerosa, i medici ormai parlavano di malattia di Crohn. Avevo 36 anni, ero da poco diventata mamma del mio secondogenito e avevo avuto una gravidanza complicata, ero stata malissimo probabilmente a causa della malattia.
La mia è quindi una storia insolita. Eppure oggi, a più di venti anni dalla diagnosi e dopo anni e anni di terapie, posso dire che tutto sommato non ho mai avuto grossi problemi o sperimentato grosse limitazioni a causa della malattia. Può capitare: ognuno ha la sua esperienza, e non sempre la malattia è attiva.
Questo non significa che sia stato sempre facile, né che non ci siano stati mai problemi. Anzi: anche se per lungo tempo tutto scorre senza intoppi, a volte il solo pensiero di star male mi intimorisce.
Durante tutti questi anni, l’episodio che più mi ha segnato è stata la resezione intestinale a livello dell'ileo: è successo dopo un brutto blocco intestinale ed è stato dolorosissimo. Così, anche se tutto oggi va più o meno bene, sono spaventata alla sola idea che qualcosa di simile possa ripresentarsi nella mia vita e sconvolgere tutto.