Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) non sono patologie infettive, di conseguenza non comportano rischio di contagio. Sono tipicamente diagnosticate nella prima età adulta e durano per tutta la vita. L’aspettativa di vita è paragonabile a quella della popolazione generale, sebbene la qualità di vita ne risenta.
Tra i sintomi comuni ai pazienti affetti da tali patologie vi è la stanchezza. Per venire incontro a coloro che ne sono affetti, sono stati sviluppate delle metodiche di telemedicina (il paziente rimane a casa e il medico è in grado di vedere i risultati degli esami, di sentire come sta il paziente), anche se poche sono ancora utilizzate nella pratica quotidiana.
Inoltre, la necessità di una stomia (in particolare se definitiva) può influenzare in maniera significativa la vita quotidiana del paziente, anche a causa della mancanza di formazione delle persone che si occupano di aiutarlo. La maggior parte dei pazienti con stomia necessita di assistenza domiciliare extra dopo la dimissione, per imparare a gestirla.
L'educazione dei pazienti con malattia infiammatoria intestinale è una componente importante della gestione complessiva. La conoscenza della malattia, delle opzioni terapeutiche e degli stili di vita sani possono consentire ai pazienti di prendere le decisioni giuste nella vita quotidiana, con la possibilità di aumentare l'aderenza alle raccomandazioni dei professionisti della salute.
Le malattie croniche non riguardano solo il singolo paziente, ma hanno anche un impatto significativo sul nucleo familiare. I familiari dei pazienti, infatti, spesso sperimentano sentimenti di isolamento e affaticamento legati al loro aumento di responsabilità.