Come potevo immaginare che ci sarebbe arrivata addosso una roba simile? Sì, avevo già sentito parlare di malattia di Crohn o di colite ulcerosa – anche se, lo ammetto, non sapevo bene di cosa si trattasse davvero. Ma ogni volta il riferimento era a persone adulte, anche se a volte giovani. Io qui invece mi ritrovo a raccontare la storia mia e di mia figlia, perché è lei purtroppo a soffrire di una malattia cronica intestinale. Anche se ha soli quattro anni. Io in effetti sono solo una spettatrice, sebbene come mamma non possa far altro che viverla sulla mia pelle come se la paziente fossi io. Le MICI, ho dovuto imparare, possono colpire anche in età pediatrica e, per quanto raramente, anche i bambini piccolissimi.
È successo così a mia figlia, già un anno e mezzo fa. Colite ulcerosa severa, una diagnosi non facile. Nell'ordine, infatti, i medici hanno parlato prima di colite (anche se aveva sangue nelle feci), poi di celiachia, e ancora di emorroidi, ragadi. Ci sono volute due colonscopie e sei lunghi mesi di incertezze prima di arrivare alla diagnosi, che è stata dura accettare, e capire. Prima, infatti, non avevo idea di cosa si trattasse. Adesso sì, fin troppo. Così, piano piano abbiamo cominciato ad accettare la presenza di questa malattia nelle nostre vite.
Ma anche per chi le sta vicino, ed è solo con tanta pazienza e forza di volontà che siamo riuscite a trovare un equilibrio più sereno.
Sono cosciente che la vita sa essere dannatamente complicata, da subito, sin da piccolissimi, ma voglio coltivare la speranza che la ricerca e la scienza possano aiutarci e che sia comunque possibile, e doveroso, fare del tutto per vivere e crescere bene. È questo che voglio insegnare a mia figlia.