La pizza è un buon alimento per chi soffre di MICI?

La pizza è un buon alimento per chi soffre di MICI?

Il cibo è anche piacere, convivialità, gioia. E quale cibo della tradizione italiana è maggiormente legato a questi concetti? Sicuramente la pizza, piatto che fa subito pensare a serate tra amici, divertimento e spensieratezza, a tutte le età. Tuttavia, molte persone affette da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) temono di dover rinunciare a una buona Quattro stagioni o a una semplice Margherita in quanto non adatte al proprio intestino. In realtà, come vedremo, non è assolutamente vero, basta scegliere il tipo di pizza, l'impasto migliore, la cottura e la lievitazione più adatte e il mix di ingredienti indicati a chi soffre di malattia di Crohn o di rettocolite ulcerosa.

Non escludiamo la pizza a priori

Purtroppo, le rinunce a tavola e l’esclusione dalla propria alimentazione di alcuni cibi, spesso autoimposte dai pazienti stessi e senza evidenze scientifiche, sono tra le problematiche più avvertite, specie durante l'infanzia e l'adolescenza. Si tratta, però, di un falso problema, che dovrebbe essere risolto con una maggiore consapevolezza del rapporto tra cibo, decorso della patologia e sintomi. Se è vero che un'alimentazione adeguata può contribuire a migliorare la sintomatologia, non occorre demonizzare certi piatti, ritenuti erroneamente causa di ogni disturbo. Di certo la pizza, come altri cibi gustosi e "desiderabili", non deve essere considerata pericolosa di per sé. Ricordiamo infatti che le MICI sono patologie che, investendo la sfera alimentare, coinvolgono anche la sfera emozionale dei malati. Una gestione non appropriata e "colpevolizzante" della dieta può quindi non apportare miglioramenti clinici, ma solo causare un impatto psicologico persino più pesante da sopportare rispetto alla sintomatologia addominale.

Il profilo nutrizionale

Partiamo col dire che, da un punto di vista nutrizionale, una pizza può essere considerata un pasto completo, parte di una dieta bilanciata, e dunque non è classificabile come cibo spazzatura: fornisce infatti circa il 40% del fabbisogno calorico medio di una persona adulta e può essere consumata anche una volta la settimana. Questo vale anche per una semplice Margherita, che presenta una buona quantità di carboidrati complessi, che provengono dalla farina, di proteine presenti nella mozzarella e di grassi forniti dall’olio extravergine di oliva e da eventuali altri formaggi.

Farine, lievitazione e cottura

Come accennato, a rendere una pizza di buona qualità e adatta anche a chi ha una MICI sono i suoi ingredienti e la modalità di preparazione. Per quanto riguarda le farine, si possono impiegare certamente quelle tradizionali ma, in fase di remissione e secondo indicazione medica, anche quelle integrali. In alternativa, sono ottime le farine da cereali quali farro o kamut, in quanto hanno migliori proprietà nutritive rispetto alle farine raffinate.
Circa la lievitazione, assicuriamoci che questa sia prolungata, così che l'alimento sia più digeribile: questo vale per il lievito di birra, ma anche per il lievito madre. Attenzione anche alla cottura: evitiamo di mangiare le parti di cornicione troppo bruciate, nocive alla salute.

Gli ingredienti da preferire

Riguardo agli ingredienti, per alcuni pazienti può essere utile l'opzione senza lattosio per quel che concerne la mozzarella ed eventuali altri formaggi. Ottimi sono quelli a basso tenore di grassi come la ricotta. Per gli ingredienti, valgono le indicazioni generali della dieta mediterranea: benissimo le verdure (evitando quelle pastellate o fritte), ottime fonti di fibra, vitamine e minerali, e gli alimenti freschi e di stagione. Per una versione di mare, possiamo usare salmone, alici e sgombro, mentre è meglio evitare gli insaccati.

No a pizze di cattiva qualità, bibite e alcol

Evitiamo, infine, di accompagnare la pizza con bevande gassate, come la cola, perché questo vanificherebbe i benefici di questo alimento. Sarebbe da evitare anche l'alcol, altamente infiammatorio per il tubo digerente e causa di possibili interazioni con alcuni farmaci prescritti per le MICI.
Stiamo alla larga da pizze industriali, surgelate e in generale da quelle di cattiva qualità, che purtroppo si trovano molto facilmente in molti esercizi commerciali: sono caratterizzate da lieviti di cattiva qualità che, oltre a renderle sgradevoli al gusto, sono sicuramente poco sani.
Questo tipo di alimenti, al contrario di una pizza di buona qualità, rientra nella definizione di junk food, tipico della dieta occidentale caratterizzata da alto contenuto di grassi saturi, carboidrati raffinati, additivi e conservanti in grado di determinare una modificazione della composizione del microbiota intestinale, con conseguenze negative per la salute generale e un impatto sull'andamento della malattia di Crohn e della rettocolite ulcerosa.

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Lopetuso L, Gasbarrini A, IBD: colite ulcerosa [Ulcerative colitis]. Recenti Prog Med. 2016

What Should I Eat?, Crohn's and Colitis Foundation

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