L’insorgenza di malattie infiammatorie croniche intestinali è in forte aumento anche nei bambini. Anche se le MICI sono patologie tipiche dell’età giovanile e adulta, con il picco più importante tra i 15 e i 45 anni, i casi di diagnosi in età pediatrica o pre-adolescenziale sono in forte crescita.
Circa il 20% delle forme diagnosticate in età pediatrica può esordire prima dei 10 anni. Tra i bambini con MICI, nel 4% dei casi la malattia è presente prima dei 5 anni e nel 18% prima dei 10 anni, con l'apice di picco nell'adolescenza.
Se vostro figlio ha ricevuto una diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale è bene che teniate sempre bene a mente alcune cose. In primo luogo che, sebbene ogni paziente sia unico, non siete i soli a dover affrontare questa situazione, condivisa infatti da molte famiglie (per lo meno 200.000 persone in Italia soffrono di MICI). Inoltre, non c’è nulla che avreste dovuto o non dovuto fare per evitare questa malattia a vostro figlio: non è colpa dei vostri geni in quanto non si tratta di patologie ereditarie.
Per voi e la vostra famiglia è probabilmente una patologia sconosciuta ma i vostri medici potranno aiutarvi e cominciare un percorso insieme a voi.
L’obiettivo di terapie e trattamenti è quello di:
A oggi ci sono molte terapie per tenere sotto controllo la malattia e il confronto con il proprio medico curante è sicuramente il primo passo verso una miglior qualità della vita.
La malattia di Crohn è una delle due principali malattie infiammatorie croniche intestinali. Si può presentare in fasi acute, sintomatiche e in fasi di remissione; in quest’ultima, la malattia non si fa sentire per tutta la vita del vostro bambino.
Nella maggior parte dei casi, la malattia di Crohn colpisce il piccolo intestino, in particolare l’ileo, ma si può presentare in qualsiasi parte del tratto digestivo dalla bocca all’ano.
Non sono ancora chiare le cause della malattia di Crohn nei bambini (e nemmeno negli adulti): gli studiosi ipotizzano che, partendo da un’infezione virale o batterica, si possa scatenare una reazione immunitaria che l’organismo non è in grado di spegnere.
Inoltre, Alcuni geni potrebbero rendere il sistema immunitario più suscettibile. Molti dei bambini a cui viene diagnosticata una malattia di Crohn presentano un sistema immunitario anormale ma non è chiaro come questo sia legato al presentarsi della malattia (se sia una causa, per esempio, o una conseguenza).
I sintomi della malattia di Crohn nei bambini sono simili a quelli degli adulti e possono essere diversi da paziente a paziente.
Generalmente i principali sintomi includono:
A questi, si potrebbero aggiungere anche sintomi non immediatamente riconducibili a problematiche gastro-intestinali, quali:
Effettuata la diagnosi, il medico stabilirà il piano terapeutico del bambino e probabilmente suggerirà alcune modifiche nell’alimentazione o, se necessario, l’assunzione di alcuni integratori di vitamine e micronutrienti essenziali.
Anche se a oggi l’influenza del cibo sul decorso della malattia non è chiaro, potrebbe risultare utile seguire alcuni suggerimenti che vadano a modificare alcune abitudini alimentari.
Suggerimenti alimentari per la Malattia di Crohn:
Per piani alimentari più specifici e completi è comunque necessario confrontarsi con un medico e un nutrizionista specializzato.
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale che comporta l’infiammazione della mucosa interna del colon.
Questa condizione può provocare uno o più tra i seguenti sintomi:
Come per la malattia di Crohn, non sono ancora chiare le cause della colite ulcerosa nei bambini. Anche in questo caso potrebbe essere scatenata da un’infezione virale o batterica, in una situazione resa più vulnerabile da un particolare patrimonio genetico. Anche se non è una malattia ereditaria, sembra avere una certa componente di familiarità.
Anche per quanto riguarda i sintomi vi sono molte similarità tra malattia di Crohn e colite ulcerosa nei bambini. I più comuni sono:
Alcuni bambini poi possono presentare sintomi più particolari come lesioni della pelle, dolori articolari, infiammazioni agli occhi, problemi al fegato e alle ossa, calcoli renali.
La malattia può essere tenuta sotto controllo con un trattamento farmacologico, ma in alcuni casi può essere necessario un intervento chirurgico per asportare parte del colon. Anche in questo caso, potrebbero essere necessario adottare alcuni cambiamenti nella dieta, simili a quelli previsti per la malattia di Crohn. Infine, prima di apportare cambiamenti significativi nell’alimentazione del bambino, è fondamentale confrontarsi con uno specialista.
Parte importante del trattamento delle MICI nei bambini è la gestione della malattia, sia in famiglia quanto nei contesti sociali. È una condizione che può portare i bambini a sentirsi arrabbiati, frustrati, diversi dagli altri coetanei. Inoltre, potrebbero sviluppare un rapporto complicato con il cibo. Il sostegno dei genitori è fondamentale per aiutare i bambini a gestire e convivere con la malattia.
Spiegare ai bambini in modo chiaro e onesto che cosa comporta (e non comporta) la malattia è di sicuro un aiuto per comprendere al meglio la loro condizione: le MICI infatti, non impediranno loro di vivere una vita normale come gli altri, piena di cose belle.
È importante avere pazienza e dar loro modo di abituarsi alla propria MICI, tranquillizzarli sulla condizione di temporaneità delle fasi di riacutizzazione della malattia. Può essere utile entrare in contatto con altre famiglie che hanno un bimbo o una bimba a cui è stata diagnosticata una malattia infiammatoria cronica intestinale, per fare capire ai bambini che non sono gli unici a provare quello che provano e a dover affrontare certe difficoltà.
I bambini con una malattia infiammatoria cronica intestinale potrebbero doversi assentare più spesso da scuola: in tal caso risulterà utile parlare con il preside e insegnanti per far capire loro la situazione, oltre che rispondere a eventuali dubbi e domande, concordando alcune risposte a situazioni specifiche.
Oggigiorno gli insegnanti sono più informati e consapevoli e ci sono buone probabilità che vostro figlio non sia il loro primo bambino con una MICI.
Il problema più difficile che gli studenti potrebbero dover affrontare a scuola è la necessità di andare in bagno con urgenza e con poco preavviso. La paura che ciò accada e l'impossibilità di arrivare in bagno in tempo può essere causa di notevole ansia; in alcuni casi può addirittura portare al rifiuto della scuola. In questo senso il sostegno, la comprensione e la discrezione degli insegnanti è fondamentale per ridurre ansia e stress. Condizioni che possono, tra l'altro, peggiorare la malattia. Può essere messo a punto un codice tra bambino e insegnante in modo che sia più semplice per lui chiedere il permesso per uscire quando necessario.
Lo sport non è affatto un tabù per un bambino con una malattia infiammatoria cronica intestinale. In questo caso, come per gli insegnanti, è fondamentale che gli allenatori siano a conoscenza della situazione e di quello che comporta. Ci sono esempi di atleti straordinari che non hanno rinunciato allo sport e hanno imparato a far convivere la loro passione con la malattia infiammatoria cronica intestinale. Due nomi su tutti, il nostro nuotatore Simone Sabbioni e la ginnasta statunitense Katelyn Ohashi, due esempi entusiasmanti per qualsiasi bambino.
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