Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) si presentano con una varietà di sintomi. Oltre a quelli intestinali (i principali sono diarrea e dolore addominale) si possono manifestare con una varietà di altri disturbi che non riguardano intestino tenue o colon, ma comunque collegati alla malattia sottostante.
Sia nel caso della malattia di Crohn che della rettocolite ulcerosa, i sintomi extraintestinali possono riguardare diversi organi o apparati, con un impatto sul loro funzionamento normale e quindi con ulteriori ripercussioni sulla qualità di vita del paziente. Le ragioni che portano le MICI a estendersi ad altre parti del corpo oltre l'intestino sono diverse, spesso collegate alla presenza di un'infiammazione sistemica che può riguardare in modi diversi tutto l'organismo.
Generalmente i medici tendono a distinguere le complicanze extraintestinali dalle manifestazioni extraintestinali. Le prime sono causate direttamente dalle MICI. Tra queste possiamo citare i fenomeni di malassorbimento di nutrienti: un intestino malato fatica infatti ad assorbire le sostanze nutrienti con diverse conseguenze. Ad esempio:
- affaticamento e debolezza muscolare;
- neuropatie periferiche;
- osteoporosi;
- calcoli renali o biliari.
Il discorso è invece diverso per le manifestazioni extraintestinali: si tratta di patologie che presentano una comorbilità piuttosto frequente con le malattie infiammatorie croniche intestinali. Le manifestazioni extraintestinali possono riguardare alcuni apparati o organi specifici, tra i quali:
- le articolazioni: si tratta di infiammazioni articolari con caratteristiche simili a quelle di patologie come le sacroileiti, la spondilite anchilosante o l'artrite reumatoide;
- la pelle: la psoriasi e alcune forme di dermatite sono talvolta correlate alla presenza della malattia di Crohn o della rettocolite ulcerosa;
- gli occhi, con lo sviluppo di uveiti;
- la bocca, con la comparsa di afte;
Meno frequentemente si possono manifestare patologie a carico di altri organi tra cui il fegato, le vie biliari, i polmoni, il cuore, il pancreas e il sistema vascolare.
Al momento non è noto l'esatto meccanismo che correla le MICI con queste manifestazioni extraintestinali. Si suppone che possano esistere meccanismi genetici comuni, specifiche correlazioni tra le aree anatomiche interessate e soprattutto disordini del sistema immunitario che, nei pazienti con malattia di Crohn o rettocolite ulcerosa, aumentano il rischio di sviluppare malattie immunomediate come alcune di quelle citate.
Alcuni dei farmaci che trovano impiego nella terapia delle MICI possono essere utili al trattamento delle manifestazioni extraintestinali.
Si suppone inoltre che alcune caratteristiche delle MICI possano influenzare queste manifestazioni. Nella malattia di Crohn i fattori che ne agevolano la comparsa sono in particolare:
- la presenza di malattia perianale, ovvero di un'infiammazione concentrata a livello dell'ano con eventuali fistole perianali;
- il coinvolgimento del colon nell'infiammazione;
- fumo di sigaretta.
Nella rettocolite ulcerosa, invece, la comparsa di manifestazioni extraintestinali è tanto più probabile quando maggiore è l'estensione dell'infiammazione lungo colon e retto.