La proteina adiponectina potrebbe rappresentare un nuovo
marker per valutare la funzionalità cardiaca nelle persone con
cardiopatie congenite (congenital heart disease, CHD) e ipertensione
polmonare (PH). Lo ha scoperto un recente studio che ha dimostrato come
nei pazienti con CHD e PH i valori di adiponectina nel sangue siano
significativamente più elevati rispetto alle persone sane e si correlino
a un aumento del flusso sanguigno nella circolazione polmonare e a una
riduzione della funzionalità di una parte del cuore e precisamente del
ventricolo destro.
I molteplici difetti cardiaci congeniti
determinano, sotto il profilo fisiopatologico, un incremento di flusso
nel territorio vascolare polmonare, che a sua volta può innescare
l'avvio delle modificazioni proprie dell'ipertensione arteriosa
polmonare. Uno dei biomarkers attualmente impiegato per dare utili
informazioni riguardo il grado di compromissione della funzionalità
cardiaca nei pazienti con PAH-CHD è rappresentato dall'NT- proBNP
(frammento N- terminale del Propeptide Natriuretico di tipo B).
Il nuovo studio ha dimostrato che la
misurazione nel sangue dell’adiponectina, una proteina prodotta dalle
cellule muscolari cardiache e cellule endoteliali (queste ultime
rivestono la parete interna dei vasi ematici), sembra possedere
un'intrinseca robustezza analoga all’NT-proBNP nel valutare le
alterazioni della funzionalità cardiovascolare e potrebbe dunque
rappresentare un nuovo marker per valutare la prognosi nei pazienti con
cardiopatie congenite e ipertensione polmonare.
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Luo D et al. High plasma adiponectin is associated with increased pulmonary blood flow and reduced right ventricular function in patients with pulmonary hypertension BMC Pulmonary Medicine 2020;20:204