Artrite psoriasica e spondilite anchilosante hanno molti aspetti in comune. La prima è una patologia infiammatoria immunomediata che colpisce le articolazioni in pazienti spesso affetti da psoriasi o con parenti prossimi colpiti da questa malattia della pelle. Come capita per molte patologie che vedono un interessamento del sistema immunitario, anche l’artrite psoriasica mostra connessioni ed affinità con altre malattie di questo tipo. Tra queste anche la spondilite anchilosante, condizione che colpisce specificamente le articolazioni della colonna vertebrale causando riduzione della flessibilità e limitazioni nei movimenti. Nei casi più gravi o poco trattati si può giungere a una fusione tra loro delle vertebre. A differenza dell’artrite psoriasica, che colpisce ambo i sessi senza particolare preferenza per l’uno o l’altro, la spondilite anchilosante colpisce maggiormente i maschi tra i 20 e i 40 anni. Come nell’artrite psoriasica, la spondilite anchilosante può coinvolgere anche le grandi articolazioni quali quelle di spalle, ginocchia e caviglie.
Più in generale, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante appartengono al gruppo delle cosiddette spondiloartriti, condizioni di interesse reumatologico in cui sono presenti manifestazioni articolari a carico di piccole e grandi articolazioni, sia periferiche (come quelle di mani e piedi) che assiali, quelle cioè della colonna e delle articolazioni sacro-iliache. Anche la sintomatologia delle spondiloartriti presenta caratteristiche comuni: tutte sono caratterizzate da rigidità al movimento e dolore articolare, ma anche da manifestazioni extra-articolari a carico della pelle, degli occhi o delle mucose.
Le connessioni tra le varie forme di spondiloartriti sono di carattere epidemiologico ed eziopatogenetico. Ciò significa due cose: da un lato i pazienti già affetti da una forma di spondiloartrite sono a maggior rischio di essere colpiti anche da una seconda. D’altro canto la ricerca sta anche chiarendo i meccanismi biologici comuni a tutte le spondiloartriti alla base di queste correlazioni.
Vanno poi citate altre forme di spondiloartriti, come ad esempio quelle enteropatiche. Si tratta in questo caso di patologie a carico delle articolazioni della colonna secondarie alle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), cioè la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. In questi casi l’infiammazione prodotta da queste malattie che colpiscono il tubo digerente produce dolore a livello della schiena con disturbi che possono essere analoghi a quelli della spondilite anchilosante. Il coinvolgimento di danni articolari in patologie come le MICI, anch’esse immunomediate, fa comprendere come molte manifestazioni infiammatorie siano tra loro correlate. Ciò significa che chi è affetto da artrite psoriasica o psoriasi deve essere seguito in centri specialistici che, grazie a un approccio multidisciplinare, siano in grado di monitorare eventuali comorbilità e disturbi a carico anche di organi e apparati diversi dalla pelle e dalle articolazioni.