Una diagnosi precoce è fondamentale per tutte le malattie, e a maggior ragione per quelle articolari di tipo infiammatorio come l'artrite psoriasica. Questa patologia, infatti, se non trattata può avere un decorso importante con un interessamento progressivo di diverse articolazioni: sia le piccole, come quelle delle dita, che le grandi. Tra queste ultime possono essere colpite le ginocchia, le anche, le caviglie, i talloni e le articolazioni del piede (causando fascite plantare) ma anche la colonna vertebrale con infiammazione a livello lombare (spondilite) e delle articolazioni sacroiliache (sacroileite). L'esordio è frequentemente individuabile in una entesite, ovvero un'infiammazione acuta a carico dei punti in cui i tendini si inseriscono sull’osso, che successivamente si estende alle articolazioni. Tale infiammazione articolare cronica, se non controllata, può produrre una progressiva rigidità, dolore e gonfiore che sfociano nel tempo in una perdita di funzionalità.
Oggi fortunatamente le tecniche diagnostiche e le terapie disponibili consentono ai pazienti di non arrivare a gravi deformità articolari. Tuttavia ciò è possibile se la diagnosi è precoce. Fino al 30 per cento dei pazienti con psoriasi sviluppa nel tempo l'artrite psoriasica: nell'80 per cento dei casi la manifestazione cutanea precede quella articolare. Un altro elemento importante che espone al rischio di sviluppare artrite psoriasica è la familiarità per psoriasi.
Fra i segnali iniziali di artrite psoriasica vanno sicuramente citati il dolore e la rigidità delle articolazioni la mattina. Tipico di un iniziale esordio di artrite psoriasica è poi il cosiddetto "dito a salsicciotto” (o dattilite): alcune dita di mani o piedi tendono a gonfiarsi progressivamente provocando dolore e senso di rigidità, talvolta mostrando anche alterazioni a livello delle unghie. In presenza di tali sintomi, è opportuno che il paziente si rivolga allo specialista Reumatologo per la valutazione clinica e per arrivare a una diagnosi certa.
La diagnosi di artrite psoriasica richiede un esame obiettivo durante il quale il medico valuta questi segni di infiammazione, la presenza di psoriasi cutanea o alle unghie e la storia clinica del paziente. Talvolta alcuni esami del sangue possono essere di utile supporto: ad esempio il dosaggio della proteina C reattiva, segnale di infiammazione sistemica, o la ricerca di alcuni anticorpi per escludere altre malattie articolari di tipo autoimmune, come l'artrite reumatoide. In alcuni casi possono essere effettuati esami più specifici, come l’analisi del liquido sinoviale presente nelle cavità articolari. Tra gli esami di imaging sono invece utili l'ecografia articolare, in grado di valutare il danno infiammatorio, e la risonanza magnetica del bacino per studiare le articolazioni sacroiliache.