La malattia di Crohn può manifestarsi con sintomi extraintestinali, e in particolar modo, nel cavo orale. Infatti, oltre all'infiammazione che causa danni alla mucosa intestinale, questa patologia si può presentare con sintomi che colpiscono anche altri organi e distretti. Tra questi ci sono, come anticipato, la bocca, oltre alle articolazioni, la pelle e gli occhi.
Come è noto nella malattia di Crohn l'infiammazione può interessare qualsiasi tratto del tubo digerente, dalla bocca all'ano. Nonostante le aree più frequentemente colpite siano l'ultima parte dell'intestino tenue e il colon, questa patologia può interessare anche altri tratti della mucosa digestiva. Si calcola ad esempio che tra il 20 e il 50 per cento dei pazienti mostri manifestazioni all'interno del cavo orale.
I pazienti con malattia di Crohn presentano spesso diverse tipologie di lesioni della bocca, la cui tipologia e prevalenza varia in funzione di alcuni fattori. Ad esempio:
- sesso: gli uomini ne sono più colpiti rispetto alle donne;
- fattori genetici;
- fase di attività o di remissione della malattia;
- eventuale terapia in corso.
In linea generale le lesioni orali più diffuse nei pazienti con malattia di Crohn sono:
- afte;
- gengiviti;
- glossiti e rigonfiamento della lingua;
- ulcere della lingua;
- cheiliti angolari, ovvero piccole lesioni agli angoli delle bocca;
- stomatiti;
- ascessi;
- varie tipologie di tumefazioni del cavo orale.
Le parti più colpite sono quindi le mucose, la gengiva, ma anche le labbra e le aree dietro agli ultimi molari. Queste lesioni possono essere dolorose fino talvolta a compromettere la masticazione.
Alcune condizioni patologiche della bocca sono invece, nei pazienti con malattia di Crohn, conseguenza del malassorbimento intestinale prodotto dalla patologia stessa quando in fase attiva.
Il ridotto assorbimento di nutrienti pu ò infatti portare a carenze di ferro, vitamina B12 e acido folico con conseguente atrofia della mucosa orale e infezioni come la candida orale.
Inoltre la carenza di vitamina D, frequente nei pazienti con malattia di Crohn, può causare alterazioni del metabolismo di calcio e fosforo dando luogo a parodontiti, carie e danni a smalto e dentina. Uno scarso apporto di vitamina C può invece agevolare il sanguinamento gengivale e predisporre alla parodontite, con perdita dei denti.
Generalmente il trattamento delle complicanze orali della malattia di Crohn mira a controllare la malattia stessa così da ridurre il danno alla bocca. Del resto l'azione antinfiammatorie dei farmaci somministrati ha effetto tanto sull'intestino quanto sul cavo orale. Quando la sintomatologia orale è particolarmente intensa e fonte di disagio per il paziente alcune terapie sintomatiche possono essere consigliate dal gastroenterologo o dall'odontoiatra.