La psoriasi può colpire qualsiasi area del corpo e, nel 75 per cento dei casi, a esserne interessato è anche il cuoio capelluto. Addirittura nel 25 per cento dei nuovi diagnosticati lo scalpo è l’unica area del corpo colpita dalla patologia. Le caratteristiche di questa forma sono tipiche e fortemente legate alla presenza dei capelli. Come nelle altre forme di psoriasi a placche si manifesta con arrossamento accompagnato dalla formazione di lesioni e da prurito, bruciore o persino dolore. In alcuni casi le placche possono essere di dimensioni molto ridotte, in altri più estese e danno luogo a desquamazione consistente. Questa può ricordare la normale forfora, anche se è generalmente molto più abbondante. Tutto ciò provoca secchezza del cuoio capelluto e quindi maggiore rischio di lesioni e sanguinamento.
In alcuni casi particolarmente seri le lesioni possono estendersi oltre il centro del cuoio capelluto e raggiungere la fronte, la parte del collo a contatto con l’attaccatura dei capelli e fino alle orecchie. Raramente l’interessamento del cuoio capelluto è totale: in questo caso dà luogo a un’unica area affetta dalla lesione, detta calotta psoriasica. Rara, ma certamente fastidiosa, è anche la cosiddetta sebopsoriasi: si tratta di una condizione apparentemente simile alla dermatite seborroica in quanto caratterizzata da produzione di sebo.
Al momento non sono note cause specifiche di questa forma di psoriasi: si suppone che sia multifattoriale tanto quanto le altre forme. Come per tutte infatti entrano sicuramente in gioco fattori genetici accanto a condizioni ambientali quali traumi fisici o specificamente cutanei, pregresse infezioni e ustioni solari. Aumentano il rischio di andare incontro a psoriasi del cuoio capelluto anche lo stress, l’abuso di alcol e il fumo.
In ogni caso la psoriasi del cuoio capelluto va affrontata in maniera seria per prevenire diverse conseguenze: da un lato quelle infettive che, in presenza di prurito, potrebbero insorgere a causa del grattamento. D’altro canto, ancorché localizzata alla testa, la psoriasi del cuoio capelluto è una condizione sistemica che porta con sé rischi in termini di comorbilità e conseguenze sull’intero organismo. Infine, questa forma di psoriasi – forse più di altre – è causa di imbarazzo sociale, specie nei più giovani. La presenza di desquamazioni tra i capelli può essere causa di disagio psicologico in quanto erroneamente associata, da chi non ne conosce l’origine, a mancanza di igiene. Non dimentichiamo peraltro che nei bambini esiste una particolare forma di psoriasi del cuoio capelluto, detta pseudotinea amiantacea, caratterizzata da eritemi che danno luogo a spesse squame giallastre che tendono a inglobare completamente i capelli con un impatto estetico e quindi psicologico molto importante.
Oggi le terapie sistemiche sono in grado di controllare molto bene questa patologia così come molti rimedi topici. Inoltre un dermatologo è in grado di suggerire anche prodotti ad hoc per la cura della pelle e dei capelli, quali ad esempio lozioni e shampoo adeguati in grado di assicurare igiene senza danneggiare o seccare il cuoio capelluto. È poi importate ricordare che chi soffre di questa forma di psoriasi dovrebbe valutare con grande attenzione anche i trattamenti estetici ai capelli: tinte, permanenti e altri trattamenti non sono espressamente vietati, ma vanno eseguiti solo dopo parere del dermatologo, impiegando prodotti specifici e da personale competente.