Fare sport è fondamentale per i pazienti con malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa: consente un miglior controllo dei sintomi e delle comorbilità osteoarticolari. Ma attenzione a scegliere gli esercizi giusti in funzione della fase di malattia e dei pregressi interventi chirurgici, in particolare se vogliamo dedicarci alla palestra con l'obiettivo di sviluppare massa muscolare. Partiamo infatti da un'evidenza: i pazienti con una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI) che sono in remissione e fanno attività fisica moderata tendono ad avere meno sintomi.
Lo sport eseguito secondo indicazione medica può infatti contrastare i sintomi ma anche le manifestazioni extraintestinali della Malattia di Crohn e della Rettocolite Ulcerosa, come quelle articolari. Inoltre il movimento aiuta a ridurre la fatigue, cioè l'affaticamento così diffuso tra i pazienti, senza dimenticare i benefici sul benessere psicologico. Perché ciò sia possibile occorre però che l'attività fisica sia eseguita secondo programmi personalizzati in base all'età, al livello di forma fisica di partenza, alla fase e al grado di patologia: per questo è raccomandato che siano prescritti da un preparatore atletico o da un personal trainer formato e dopo aver sentito il nostro Gastroenterologo e, laddove necessario, il Reumatologo o il chirurgo.
Chi inoltre ha alle spalle uno o più interventi chirurgici deve prestare qualche attenzione in più. Dopo la sala operatoria è infatti possibile riprendere l'attività fisica, anche in palestra, ma seguendo un percorso riabilitativo progressivo con tempistiche legate al tipo di accesso chirurgico: i pazienti sottoposti a laparotomia (cioè operati tramite un'incisione dell'addome) devono indossare una fascia addominale per un certo periodo e astenersi da alcuni esercizi. Naturalmente in presenza di sintomi importanti o di complicanze, l'attività fisica e sportiva deve essere temporaneamente sospesa.
La sospensione dell'attività fisica può essere necessaria anche quando, nel corso dell'allenamento, dovesse comparire un peggioramento dei sintomi e della fatigue. Attenzione anche in presenza di comorbilità reumatologiche come le artropatie, frequenti nei pazienti con MICI: in questi casi vanno evitate attività traumatiche e di contatto.
Entrando nel dettaglio pratico, nei pazienti con MICI che vogliono fare palestra l'allenamento della forza muscolare può essere eseguito a corpo libero, con elastici e con pesi ma sempre in modo progressivo: carico e sforzo vanno incrementati in modo lento e secondo l'indicazione del personal trainer o del preparatore. Fondamentale è anche l'alimentazione: essendo a più alto rischio di carenze nutrizionali, i pazienti con MICI devono essere seguiti da un nutrizionista che imposti per loro un'alimentazione bilanciata per reintegrare calorie e nutrienti consumati durante l'allenamento. Un piano nutrizionale per chi fa palestra è personalizzato, tuttavia possiamo dare qualche indicazione generale: sicuramente infatti non deve essere carente di carboidrati complessi e proteine magre, assunte 2 o 3 ore prima dell’attività fisica, limitando invece l’apporto di grassi. Attenzione anche alla carenza di vitamine e sali minerali, frequenti nelle fasi di attività di malattia: per questo l'uso di integratori alimentari può rivelarsi importante, ma sempre su consiglio del medico o del nutrizionista. Infine, ricordiamoci di bere! Mantenere un ottimale apporto idrico è fondamentale. La disidratazione aumenta infatti la percezione dello sforzo fisico e può portare a peggiori performance.
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