Grazie alla disponibilità di terapie antiretrovirali (ART) sempre più efficaci la malattia da HIV è andata progressivamente trasformandosi da una patologia letale a una condizione cronica trattabile che consente al paziente un’aspettativa di vita paragonabile a quella del resto della popolazione. (1,2)
La terapia antiretrovirale agisce bloccando la capacità del virus di replicarsi e determinando una riduzione della quantità del virus dell’HIV presente nel plasma (carica virale) della persona HIV positiva fino a livelli prossimi allo zero definiti di ‘soppressione virologica’ (U = undetectable ovvero il virus non è più rilevabile nel plasma).
Inoltre, la possibilità di trasmettere l’HIV è direttamente correlata alla carica virale; per questo l’assunzione regolare di una terapia antiretrovirale adatta fa sì che la persona con HIV non risulti più contagiosa con abbattimento del rischio di trasmettere l’infezione ad altri (U =untrasmittable, ovvero il virus NON trasmissibile ad altri).
Si può quindi affermare che le moderne ed efficaci terapie antiretrovirali contro il virus dell’HIV consentono di raggiungere una condizione di:
U = U
(undetectable = untrasmittable)
Perché le terapie siano effettivamente efficaci e consentano di vivere una vita pressoché normale sono necessari:
In seguito all’assunzione regolare della terapia prescritta dal medico e al raggiungimento della soppressione virologica riconfermata costantemente nelle visite di controllo è possibile:
Un’ulteriore possibilità preziosa che abbiamo oggi per la lotta contro l’HIV è rappresentata dalla PrEP (profilassi pre-esposizione) una terapia preventiva destinata alle persone che risultano ancora negative al virus ma che hanno uno stile di vita irregolare che le espone ad altro rischio di contagio soprattutto per via sessuale.
EM-92825