La carta dei diritti del malato è un documento presentato a Bruxelles nel 2002 da una fitta rete di associazioni civiche a tutela dei diritti fondamentali del paziente. La Carta europea dei diritti del malato si propone di tutelare pazienti, consumatori, utenti, pazienti, famiglie e soggetti deboli, cui deve essere garantito il diritto ad usufruire delle cure mediche, come previsto dal “modello sociale europeo”.
Curioso di saperne di più sulla storia e la struttura di questo documento? Vediamo insieme come nasce e cosa regola la carta europea dei diritti del malato.
Contenuto tratto dall'opuscolo informativo di Cittadinanza attiva Onlus
Le persone non autosufficienti, a causa di patologie gravi, handicap fisici o psichici, oppure per le conseguenze di un infortunio, possono usufruire dell’assistenza domiciliare presso la propria abitazione, ricevendo le cure previste grazie all’intervento di medici specialistici e infermieri professionisti.
I servizi di assistenza domiciliare garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale sono erogati con modalità diverse in base alla regione di residenza. Generalmente sono gestiti e coordinati direttamente dal Distretto Sociosanitario (DSS) delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) in collaborazione con i Comuni.
Per attivare l’assistenza domiciliare bisogna rivolgersi alla propria ASL di competenza ed effettuare una segnalazione, presentando il caso del paziente bisognoso di cure domiciliari.
La segnalazione può provenire dal medico di base, dall’ospedale in seguito ad un ricovero, da un familiare o dalla persona che assiste il paziente, oltre che dai servizi sociali.
L’ufficio competente dovrà accertarsi delle condizioni del paziente, attraverso una procedura che si chiama “Valutazione multidimensionale del bisogno”.
In parole semplici, l’ASL dovrà verificare lo stato del paziente per il quale si richiede l’assistenza, attraverso l’analisi delle cartelle cliniche, lo studio dei referti medici, visita domiciliare o in ospedale.
Se viene individuata l’effettiva necessità di fornire l’assistenza domiciliare al paziente, allora si procede con la “Presa in carico e definizione del piano assistenziale”.
Le prestazioni sanitarie erogate tramite assistenza domiciliare sono interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale, fatta eccezione per alcuni servizi. Bisogna verificare la tipologia di copertura offerta dal proprio Comune di residenza, per avere un quadro preciso dei costi da sostenere per ricevere le cure a domicilio.
La vigente normativa tributaria riserva attenzione alle persone con disabilità e ai loro familiari, prevedendo diverse agevolazioni fiscali.
Di seguito vengono schematicamente riassunti gli sgravi stabiliti per legge.
La normativa viene incontro alle necessità di spostamento delle persone che abbiano riconosciuta la disabilità motoria con una serie di agevolazioni relative ai veicoli di proprietà:
Un aiuto è stato previsto anche per le spese relative a diverse tipologie di ausili necessari per un disabile e in particolare:
Il legislatore ha sancito la possibilità di detrazione Irpef delle spese per la realizzazione degli interventi necessari all’abbattimento delle barriere architettoniche.
La normativa prevede la deduzione dal reddito complessivo dell’intero importo delle spese mediche generiche e di quelle per l’assistenza specifica.
La vigente normativa consente le seguenti deduzioni e detrazioni:
Per approfondimenti consulta i siti specifici di patologia: LMCome, HIVNonFermiamoci, Oncovoice e PHocus360