L’infezione da HIV non può essere diagnosticata attraverso i sintomi né attraverso le comuni analisi del sangue.
L’unico modo per sapere con certezza se si ha contratto il virus dell’HIV è sottoporsi a un test specifico.
Anche se non esiste ancora una cura in grado di guarire definitivamente dall’HIV una diagnosi precoce e le terapie antiretrovirali disponibili offrono un’aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. Queste terapie hanno anche un’importante funzione preventiva perché riducono la quantità di virus nell’organismo diminuendo significativamente il rischio di trasmissione dell’HIV ad altre persone.
Per accedere al test non serve ricetta medica, è anonimo e gratuito sia per gli Italiani che per le persone straniere, anche se prive di permesso di soggiorno. (Consulta qui il Portale del Ministero della Salute)
Il test è raccomandato a chiunque abbia avuto comportamenti potenzialmente a rischio o voglia avere un figlio (per evitare il rischio di trasmettere l’infezione al nascituro).
Uno screening regolare per l’HIV è inoltre consigliato a tutti gli individui sessualmente attivi perché, trattandosi di un virus a trasmissione principalmente sessuale, nessuno ha la totale sicurezza di non entrarvi in contatto.
I test ad oggi a disposizione non sono in grado di rilevare l’infezione nei giorni immediatamente successivi al contagio. Per ottenere un risultato attendibile è necessario che dall’ultimo comportamento a rischio trascorra un determinato lasso di tempo, chiamato periodo finestra, che varia a seconda del tipo di test.
Se sono trascorsi pochi giorni dal tuo comportamento a rischio e desideri approfondire il tuo stato o manifesti sintomi sospetti, puoi rivolgerti a un centro di riferimento per la gestione dell’HIV, dove uno specialista potrà aiutarti a valutare la situazione. (Vedi sotto al paragrafo “Dove fare il test”)
1) Test di ricerca di anticorpi specifici nel sangue
Questi test vengono effettuati mediante prelievo di sangue da inviare in laboratorio e il risultato è disponibile mediamente in 3 giorni.
2) Test rapidi su una goccia di sangue o saliva
La caratteristica principale dei test rapidi è che sono poco invasivi e forniscono il risultato in pochi minuti. Tuttavia, questi sono test “di primo screening” e in caso di risultato dubbio o positivo, devono essere confermati da un ulteriore test da eseguire in laboratorio.
Inoltre, anche in questo caso, bisogna tenere conto del periodo finestra specificato nel foglietto illustrativo e che può essere variabile tra i 40 e i 90 giorni dall’ultimo comportamento a rischio.
L'Istituto Superiore di Sanità ha realizzato una mappatura dei centri diagnostico-clinici per l’AIDS dove è possibile effettuare il test HIV.