Ormai non posso farci niente. Esiste la PEP (Profilassi Post Esposizione): se iniziata entro 48 ore dal rapporto, può ridurre dell’85% il rischio di contrarre il virus dell’HIV.
L’HIV può riguardare chiunque, anche chi è impegnato in una relazione stabile. Il rischio di contagio è dovuto a rapporti sessuali non protetti, siano essi promiscui o tra partner fissi.
L’HIV è molto difficile da trasmettere attraverso un bacio, bevendo dallo stesso bicchiere o condividendo una sigaretta. La trasmissione avviene tramite il contatto diretto con il sangue o alcuni fluidi corporei (liquido seminale e secrezioni vaginali) di una persona con HIV. Tuttavia, anche in questo secondo caso, se la persona che vive con HIV è in virosoppressione ed è aderente alla terapia antiretrovirale, il rischio diminuisce.
Solo il contatto diretto con il sangue o il liquido seminale di una persona con l’HIV può essere causa di trasmissione del virus. Tuttavia, anche in questo secondo caso, se la persona che vive con HIV è in virosoppressione ed è aderente alla terapia antiretrovirale, il rischio diminuisce.
Se la diagnosi di HIV avviene tempestivamente, l’aspettativa di vita delle persone che hanno contratto il virus è paragonabile a quella delle persone che non ne sono affette. Nel corso degli anni, la qualità di vita delle persone che vivono con l’HIV è migliorata notevolmente.
Le preferenze sessuali non hanno nulla a che vedere con la trasmissione del virus. Il rischio di contagio aumenta quando avvengono rapporti sessuali non protetti.
Il consumo di droghe non implica il contagio da HIV. La causa della trasmissione è legata all’utilizzo di aghi infetti. Ciononostante, nelle nuove diagnosi su base annua, l’abuso di droghe non viene annoverato tra le principali cause dell’infezione da HIV.